giovedì 18 settembre 2008

Inciviltà a Caprolace


Il bel lago di Caprolace , per la convenzione di Ramar fa parte di una zona umida di interesse internazionale, che ospita spesso uccelli caratteristici come garzette, folaghe,aironi insieme a 230 specie di avifauna del parco nazionale del Circeo. ,è meta del turismo estivo e di fine settimana.
Ad un primo sommario esame a prima vista si può rilevare una leggera eutrofizzazione( riscontrabile dalla presenza di mucillagini ed alghe) dei bordi paludosi .
A parte questo il lago offre immagini incomparabili di una rara e selvaggia bellezza testimonianza di quando i territori della cosiddetta macchia di Terracina e di Piscinara erano ancora incontaminati, trascinando il turista in una macchina del Tempo capace di vedere paesaggi che videro qualche secolo fa i nostri antenati e di conseguenza far riscoprire emozioni oggi sconosciute all'umanità dei nostri giorni.
È auspicabile che questo lago così come quelli vicini e l'intero Litorale si conservi il più a lungo possibile com'è.
Putroppo dobbiamo rilevare che chi passa nelle vicinanze ha la cattiva abitudine di fare un “lancio della bottiglia” che va a cadere nelle paludi circostanti il lago e nelle cunette vicine alla strada che divide Caprolace dal Lago di Sabaudia.
È uno spettacolo che spezza la magia della natura come l'insozzamento di qualcosa di candido e bello che così viene corrotto.
È auspicabile un maggiore senso di responsabilità da parte di coloro che usufruiscono di queste bellezze e che non dovrebbero lanciare i resti dei loro pic-nic o delle loro bevute fatte in macchina.
Magari anche una maggiore severità (ovviamente a scopo educativo e che faccia da deterrente nei confronti di chi voglia adottare dei comportamenti simili )nei riguardi di costoro non sarebbe affatto fuori luogo.